Edizione 2018-19
Sono stati 13 i cortometraggi selezionati per la terza edizione dello Shortfilm Festival Filmdipeso. Tre i riconoscimenti assegnati: il Premio Citta di Latina, il Premio della Giuria e la Menzione speciale. I tre cortometraggi premiati hanno saputo affrontare le tematiche sociali e sanitarie legate all’obesità e ai disturbi alimentari con grande stile e maestria.
Due le novità introdotte nella terza edizione. La prima: l’apertura alla multiculturalità e all’internazionalità. Tante le opere straniere sottotitolate, ricca la presenza di registi in sala e tanta fiction. Interessanti e coinvolgenti i “corti” fuori concorso: Così mangiavamo, un viaggio nell’alimentazione degli italiani dagli Anni ’50 ad oggi e l’omaggio toccante al grande Ermanno Olmi con una sua famosa opera La saggezza della terra.
L’altra novità, il coinvolgimento dei giovani che hanno partecipato in massa all’interno di spazi a loro dedicati nell’ambito del Festival a due importanti incontri: l’innovativo format comunicativo che ha visto 180 studenti del secondo triennio della Facoltà di Medicina del Polo Pontino a confronto con Leonardo Mendolicchio, Martina Colombari, lo chef Ugo Patierno e il giornalista Andrea Casadio; i 500 studenti dei licei di Latina che hanno partecipato con i loro elaborati al Concorso “Il peso del mio peso”, pensato proprio per sensibilizzare gli adolescenti su questi argomenti e sondare la percezione che i ragazzi hanno riguardo a queste tematiche che spesso sono motivo di atti di bullismo nelle classi.
Opere selezionate
Le opere selezionate per le proiezioni del 05 e 06 aprile 2018 sono:
In Concorso – Official Selection
Timballo (ITA – 15′)
di Maurizio Forcella
Esseri di stelle (ITA – 14’59”)
di Adriano Giotti
Buffet (ITA – 15’)
di Santa de Santis e Alessandro D’ambrosi
Elvis (ITA – 8’)
di Andrea Della Monica
Nervosa (ITA)
F**k different (ITA – 9’59”)
di David Barbieri
La faim va tout droit (ITA – 14’57”)
di Giulia Canella
Food for thoughts (UK – 12’20”)
di Davide Gentile
The swimsuit season (ITA – 5’15”)
di Antonino Valvo
Cena di notte (ITA – 15’)
di Cèsar González Álvarez
Ari (AU – 9’45″)
di Alex Murawski
Il viaggio (ITA – 3’14″)
di David Corini
Pasta amara (ITA – 20’)
di Ivano Fachin
Fuori concorso – Out of competition
Così mangiavamo (ITA – 75′)
di Stefania Barzini, Alessandra Acciai
La saggezza della terra (ITA – 15′)
Omaggio a Ermano Olmi
I vincitori
La faim va tout droit
Categorie:
Premio Città di Latina
Regia:
Giulia Canella
Sinossi
Charles ripone le sue speranze in una storia d’amore immaginaria, sperando di scappare dalla sua drammatica relazione che ha con il cibo e con il suo corpo.
Note di regia
La faim va tout droit è un piccolo film che parla d’amore e di solitudine. L’intento di regia era di raccontare un disturbo alimentare poco conosciuto, con una narrazione mai scientifica e descrittiva, ma intima ed emozionale.
Ho deciso di tenere il protagonista sempre immerso nel suo contesto domestico, per raccontare sia l’isolamento del personaggio, sia la complessa quotidianità in cui si ambienta la relazione immaginaria con Bijoux. Per questo i campi e i piani scelti sono spesso larghi e statici. La camera si muove solamente quando Charles decide di uscire dalla sua confort zone e dalle mura di casa per mettersi in gioco con qualcosa di diverso da sé.
Ari
Categorie:
Premio speciale della Giuria
Regia:
Alex Murawski
Sinossi
Essere un bambino è difficile, ed essere se stessi lo è ancora di più. Ari, di fronte alle difficoltà che lo accompagnano nel suo percorso di crescita, trova coraggio e determinazione in un modo assolutamente inaspettato.
Scheda
Volevo raccontare di storia di un personaggio che non si piacesse e che si sentisse insignificante ed invisibile. Il mio obiettivo era mostrare un processo di cambiamento che porti il protagonista a sentirsi più accettato, attraverso un percorso che lo veda affrontare difficoltà ed umiliazioni. E’ un lavoro sull’accettare se stessi e sul rischiare di non piacere agli altri per questo.
Food for thoughts
Categorie:
Menzione speciale
Regia:
Davide Gentile
Sinossi
Un cortometraggio nato da un soggetto che avrebbe dovuto sostenere una pubblicità sociale. L’inattività fisica e il ‘comfort food’ rendono la nostra vita più comoda ma inesorabilmente più malsana. Ogni anno molte persone muoiono per le conseguenze dovute ad un’alimentazione sbagliata ma queste non finiscono sui giornali.
Scheda
L’obiettivo del lavoro di Davide è tratteggiare personaggi in modo da catturare l’ironia e frammenti di vita quotidiana. Food for thoughts è il suo secondo lavoro ed è stato vincitore di numerosi premi internazionali.